Raid in Umbria su tre ruote 2004 - Due su tre ruote

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Raid in Umbria su tre ruote 2004

Le nostre storie

Come spesso capita in questo periodo la gente va in ferie e noi come al solito abbiamo deciso di farlo in sidecar. Quest’anno saranno vacanze più brevi perché abbiamo preso casa e quindi le spese devono per forza essere limitate, infatti la decisione iniziale era quella di andare solo al raduno di Petrignano per ferragosto, dormire in tenda, passare a trovare amici e tornare, il tutto in tre giorni. Infatti siamo stati via una settimana, abbiamo pernottato in agriturismo, ci siamo nutriti come porcelli, bevuto come cammelli e così, del raduno, ce ne siamo proprio dimenticati.Ma partiamo dal principio: al giorno della partenza, senza indugi, imbocchiamo l’A1 a Melegnano e “Via, più veloci della luce ( ottanta all’ora )”. La moto l’abbiamo tagliandata il giorno prima, i pezzi di scorta li abbiamo, insomma tutto dovrebbe andare bene. Insieme a noi ci sono degli amici che hanno delle moto strane, un’ Honda e un’ Harley Davidson, ma tutte e due con una ruota in meno, solo due. Incappiamo nella solita coda a Bologna ma per il resto è tutto regolare, quando improvvisamente, il mio Insetto Scoppiettante si spegne, è subito evidente un problema elettrico.Mi fermo in un’area di emergenza e, dopo aver dato un’occhiata veloce ai fusibili, mi faccio assalire da Mal di alternatore e lo sostituisco, metto in moto e via… dopo due metri si rispegne.A quel punto mi faccio portare dal carro attrezzi nella loro officina dove sostituisco la centralina e la bobina ma nulla, non ne voleva sapere. Alchè ho buttato la spugna e ho contattato il mitico Paolo e gli ho chiesto di venirmi a prendere col furgone. Per Paolo era il primo giorno di ferie, era stato richiamato dall’azienda per cui lavora per delle urgenze ed inoltre sono arrivato io a stracciargli i maroni (castagne di notevoli dimensioni), per farmi soccorrere. Abbiamo pernottato da Lui e Marina e poi l’indomani ci siamo fiondati sulla moto, ridiamo un’occhiata ai fusibili, rimontiamo la centralina, l’alternatore malandato che avevo montato inutilmente lo lascio su, finchè tiene, tiene. Controlliamo tutti i cablaggi, i relais ma nulla, allora ricomincio da capo perché qualcosa dobbiamo trovarlo e smonto il primo fusibile e sento due botte sul pavimento, lo faccio vedere a Paolo e sentiamo ancora le due botte sul pavimento. Era il fusibile che non si era bruciato ma deformato su una estremità e quindi non faceva bene contatto e quindi spegneva tutto, ma allora vi domanderete che cos’erano le botte sul pavimento! Beh! Dopo ventiquattrore che sei in ballo con la moto, fai fare 400 Km a un amico per venirti a prendere e poi scopri che è un fusibile, io credo che anche a voi sarebbero caduti i C. Vabbè meglio così, andiamo a provare la moto ed effettivamente va, era proprio lui. Così, dopo aver pranzato, ripartiamo per l’Umbria. Il viaggio procede perfettamente fino a destinazione così per sera posiamo rifocillarci in uno dei famosi luoghi di culto segnalati.Questa regione offre tantissime attrazioni naturali, borghi antichi e un’ottima cucina, infatti la cosa che facevo con il maggior impegno, a parte rimettere a punto la moto che avevo cannibalizzato, era trovare nuovi luoghi dove soddisfare i nostri esigenti pancini. Comunque il luogo che consiglierei a tutti di visitare è Castelluccio, famoso per le lenticchie, e i Monti Sibillini. Quando si arriva in quei luoghi il panorama che ci si pone innanzi è veramente mozzafiato, si arriva dopo una lunga ed impegnativa, per le nostre Ural, salita e tutto ad un tratto vi troverete in un posto incantevole, andateci. Per il resto delle vacanze ci siamo divertiti un sacco in giro con le moto e in compagnia quindi ve lo risparmio. Il ritorno però è stato particolare, partiamo alle sei così arriviamo presto, faceva freschino infatti la moto era contenta e così procediamo spediti, ma a Imola (proprio dove ero rimasto a piedi all’andata) troviamo un incolonnamento per incidente così decido di togliere le maniche del giubbetto, ma quando tento di accendere la moto si rifiuta stavolta a causa di quell’alternatore malandato che avevo lasciato montato, una volta sostituito è andato tutto bene, abbiamo fatto una mangiata in quel di Parma e poi a casa.Si può dire che è filato tutto liscio.PS. Già domani saremo in giro per le Alpi.


Cuore a tre ruote
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