Per forza tre ruote 2005 - Due su tre ruote

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Per forza tre ruote 2005

Le nostre storie
E’ domenica mattina e finalmente si può stare a letto a poltrire un po’,ma no! L’amata mogliettina decide di alzarsi presto ed uscire. Diligentemente si alza in silenzio, si prepara la colazione, prepara la pappa per il cane, lo porta a fare una passeggiata, lo riporta dentro e se ne va! Fino a qua tutto bene, ma perché a questo punto Tobia inizia a camminare ansiosamente avanti e indietro piagnucolando? Forse perché la Sgiunfadura ha lasciato la pappa del cucciolo sul tavolo dimenticandosi di dargliela?! Vabbè, mi decido ad alzarmi, guardo subito fuori e a parte una lieve foschia il tempo è bello, metto i calzoni da moto, stivali e scendo in garage, “No Tobia, tu stai qua!” , detto fatto, prendo la chiavi della Guzzi bipede intanto che pregusto con la mente la passeggiata su due ruote ma cosa vedo… quel pistolino del mio cane è gia lì nel sidecar che aspetta, cosa faccio gli dico di scendere? Metto il casco, lui si avvolge nella coperta, e partiamo in direzione Lecco.
Dopo il breve viaggio parcheggio l’Ural sul lungolago, lì trovo un amico sidecarista col quale scambio quattro chiacchiere ma la bestia scalpita e con l’occasione di fare passeggiare il quadrupede sbircio nel mercatino dove si può trovare di tutt’un po’. Il clima mite però mi fa venir voglia di levare le ancore e così ci muoviamo in direzione Bellagio, poi deviamo per Onno e poi su fino a Magreglio, dove c’è il santuario di Coppi, ne approfittiamo per farci un panino per poi riprendere il viaggio verso Bellagio.
Le strade sono tenute bene, un po’ di neve sui lati ci fa ricordare che non siamo ancora in primavera. Saliscendi, curve e tornanti sono l’ideale per uno che si vuole divertire guidando e in un attimo arriviamo in riva al Lario. Tobia da dentro il side continua ad abbaiare tutte le volte che vede qualcuno troppo vicino, in altre parole non c’è molta differenza tra lui e mia moglie come passeggeri: dormono quasi tutto il viaggio, quando si svegliano rompono le scatole tutti e due e appena ti fermi devono fare la pipì. L’unico vantaggio è che se il cane abbaia non pretende che io stia lì ad ascoltarlo! Cosa dire, una bella passeggiata sulla amata treruote su un tragitto semplice ma suggestivo, lago, montagna, curve divertenti, insomma quello che ci vuole per riempire qualche oretta alla domenica, l’unica cosa è che con un sidecar bisogna partire presto in maniera da non trovare il traffico del rientro. In queste zone c’è solo l’imbarazzo della scelta se si vuole fare qualche escursione.


Marco





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