Forum Raduno a Segavecchia 2009 - Due su tre ruote

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Forum Raduno a Segavecchia 2009

Le nostre storie
Si è ripetuto l'evento nell'esatto posto dell'anno scorso, un simpatico rifugio immerso in un bosco di faggi dove si ha la sensazione di essere per un attimo finiti in uno di quei grandi parchi nord americani, ma partiamo dal principio. Al mattino calcolo i tempi in maniera quasi maniacale come al soliti ed infatti partiamo con tre quarti d’ora di ritardo rispetto al previsto, non è una novità, ma quasi sicuramente arriveremo all’appuntamento con Emilio e Maurizio con qualche minuto di ritardo. Nel tragitto passo da Autoespert per prendere un paio di cose per Loreno ma come al solito mi dilungo in chiacchiere con Gian che mi mette al corrente di alcuni suoi progetti, sta infatti valutando di iniziare l’importazione di un nuovo sidecar e alcuni veicoli da fuoristrada leggero, ma è ancora tutto in una fase embrionale. Molto più concrete sono invece le difficoltà della casa di Irbit a soddisfare gli ordini, ed in effetti sembrerebbe che l’Open Day da Autoespert sarà da rinviare ulteriormente, speriamo si risolva tutto in tempi brevi. L’appuntamento è a Modena Sud alle undici e mezza, ma noi, all’alba delle dieci siamo ancora a Cremona, così mi incammino a ritmo un po’ sostenuto. In autostrada abbiamo tenuto una bella media, ma il tutto è stato vanificato dal fatto che dandoci col gas, gli iniettori a momenti aspiravano anche me dal tappo del serbatoio ed ho dovuto anticipare il pit-stop di trenta chilometri. Da Modena partiamo subito per Monteveglio dove saremo ospiti dei soliti Loreno e Gabriella, un pranzo in compagnia e i Colli Bolognesi a fare da sfondo, spettacolo!!! La cosa che ci sfugge dalle mani è come il solito il tempo, in un attimo siamo in ritardo un’altra volta! Certo che siamo proprio un bel gruppo, io e Maria ci dimentichiamo l’asciugamano, allora Loreno ce ne presta uno ma dopo un po’ che siamo partiti mi dice: “Se vedi un negozio di biancheria per la casa fermati che ci siamo dimenticati l’asciugamano!” Comunque, nonostante tutto l’impegno, giungiamo a Pianaccio che è appunto il luogo del raduno, solo alle cinque. Dopo lo “Slow Food” ci siamo noi gli Slow Driver, per percorrere i 300 chilometri che ci separavano ci abbiamo messo un giorno intero!!! Al rifugio sono già molti gli amici ad attenderci e quel luogo che di solito è pervaso solo da pace e profumo di bosco è ora un pullulare di motociclisti bipedi e quadrupedi (sei sono infatti i cuccioli al seguito) e dai loro bolidi. Al nostro arrivo tutti ci corrono in contro per salutarci, oh! Ce ne fosse stato uno che non stesse mangiando! Sembrava la “Premiata salumeria del rifugio”. Uno affettava il salame, l’altro stappava e versava il vino, l’altro si occupava dei formaggi. Una ditta organizzata di tutto punto! A parte mangiare e bere , il pomeriggio passa rapidamente chiacchierando, scherzando e a prendere in giro Gianni che ha venduto il sidecar ed anche se dice di divertirsi un mondo col suo camper, muore dalla voglia di rifarsi una treruote! Alla sera ci aspetta una cena casereccia a base di tagliatelle, tortelli e stufati. Il rifugio è piccolo e nelle brande disposte a castello a tre piani, ci stanno solo ventiquattro persone e così molti si sono arrangiati in maniera diversa. Alcuni, i più fighetti, hanno pernottato al vicino albergo, altri hanno montato la tenda, ma il più mitico è Dumbo che si è preparato il giaciglio nel sacco a pelo riparato solo dalla tettoia al dolce fresco del bosco. Al mattino seguente, dopo una bella colazione, ci muoviamo verso Lizzano dove ha luogo la tradizionale “Sagra del Tartufo”. Chiaramente non è la fiera di Rho-Pero, ma si possono trovare cose interessanti come lo stand gastronomico, bancarelle che vendono porcini e tartufi, artigiani con oggetti in legno davvero carini e tanti formaggiai. Inutile dire che qualche piccolo souvenir da gustare con calma a casa non potevamo lasciarcelo sfuggire. Dal momento che alcuni avevano percorso solo pochi chilometri per partecipare al raduno, ma altri sono arrivati addirittura da Roma o L’Aquila, per pranzo ci siamo divisi in gruppi con analoghe esigenze, così alcuni sono andati a pranzo al Rifugio del Corno alle Scale, quelli più vicini, altri si sono fermati lungo la strada. Noi in particolare abbiamo trovato un ristorante prima di Vignola dove abbiamo potuto farci un ultimo assaggio di prelibatezze tipiche.
L’edizione di quest’anno è stata davvero grandiosa ed i numeri sono di tutto rispetto, oltre cinquanta partecipanti e diciassette motoveicoli, quasi tutti sidecar chiaramente, hanno movimentato per un giorno quei tranquilli posti.
PS. Un saluto particolare lo mandiamo ai cercatori di funghi che, alle quattro e mezza del mattino hanno preteso di parcheggiare tra le tende con lunghe e tribolate manovre, ed un augurio di riempire il cestino di Amanita Phalloidas!!! Un ringraziamento vero va invece fatto a Loreno e Gabriella che innanzitutto ci hanno sfamato sabato a pranzo e non è cosa da poco, ma hanno soprattutto saputo organizzare così bene l’evento, ciao a tutti,


Marco




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